Video call: perché guardiamo più noi stessi che gli altri – Psicologia Digitale
Le videochiamate sono momenti di interazione; ma perché ci capita di guardare e concentrarci più su noi stessi che sugli altri?
Passiamo molte ore al giorno impegnati in video call: per lavoro, per rimanere in contatto con i nostri affetti, per passare il tempo e distrarci un po’. Capita a molte persone, però, durante le videochiamate, di passare gran parte del tempo a guardare la propria immagine invece che concentrarsi su quella degli altri.
Ci siamo abituati a vederci mentre parliamo, gesticoliamo, ci concentriamo, interagiamo con gli altri. Lo schermo di una video call non è solo uno specchio che riflette la nostra immagine ma una rappresentazione dinamica in tempo reale di come noi stiamo in un contesto e nella relazione.
Perché non riusciamo a smettere di guardare noi stessi invece che focalizzarci sugli altri? Come mai lo facciamo?
Il senso del sé
E’ passato oltre un secolo da quando Cooley (1902) sviluppò la teoria del looking-glass self, l’io riflesso. Secondo Cooley il nostro Sé si forma grazie ad esperienze individuali e sociali: la visione che abbiamo di noi stessi è co-costruita costantemente grazie a come pensiamo gli altri ci percepiscano oltre a come noi stessi ci vediamo. Immaginiamo come ci vedono e che valutazioni possano avere di noi; sulla base del significato che attribuiamo a queste riflessioni e valutazioni costruiamo e modelliamo l’immagine che abbiamo di noi stessi.
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