Il comportamento oppositivo può essere normale e a volte necessario per affermare la propria individualità, stabilire delle regole e avere un controllo su se stessi. Cosa succede, però, se questo comportamento è portato all’estremo?
Il disturbo oppositivo provocatorio (DOP) è caratterizzato da modelli ricorrenti di condotte non cooperative, provocatorie, negative, ostili e irritanti nei confronti di genitori, insegnanti, colleghi o altre figure che rappresentano l”autorità.
Il DSM-5 lo inserisce tra i disturbi distruttivi del controllo degli impulsi e del comportamento. All”interno di questa sezione sono riconducibili il disturbo della condotta (DC), il disturbo esplosivo intermittente (IED) e il disturbo antisociale di personalità (DAP).
Sebbene l”atteggiamento di sfida possa essere comune nei bambini, a volte può trasformarsi in disturbo oppositivo provocatorio. Il comportamento oppositivo può assumere forme diverse. Può accedere che il bambino mostri un”estrema passività: non ubbidisce sistematicamente rimanendo passivo o inattivo.
Oppure può ricorrere a verbalizzazioni negative come gli insulti, essere ostile o mostrare resistenza fisica aggressiva nei confronti delle figure che rappresentano l”autorità come i genitori o gli insegnanti.
Epidemiologia
L”incidenza del disturbo oppositivo provocatorio (DOP) varia a seconda della natura della popolazione studiata e dei metodi di valutazione. Le percentuali del DOP variano tra il 2% ed i 16%.
Questo disturbo può comparire a partire dai tre anni di età. Tuttavia, di solito si presenta a otto anni ed è raro che si manifesti dopo l”adolescenza.
CONTINUA A LEGGERE L’ARTICOLO… FONTE: https://lamenteemeravigliosa.it/disturbo-oppositivo-provocatorio-cose/