Narcisismo patologico: le conseguenze sugli altri significativi

Il narcisismo patologico (NP) è una condizione caratterizzata da un funzionamento interpersonale alterato, frequentemente studiato in letteratura, mentre pochi studi hanno esaminato gli effetti avversi del disturbo sulle figure significative che circondano l’individuo in questione.

 A tal proposito, il seguente estratto focalizza l’attenzione proprio sulle conseguenze esercitate sugli altri significativi (Day, Bourke, Townsend & Grenyer, 2020). Il disturbo narcisistico di personalità (DNP), come definito dalla quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), comporta un modello pervasivo di grandiosità (nella fantasia o nel comportamento), bisogno di ammirazione e carenza di empatia (APA, 2013). Questa definizione di DNP è stata pesantemente criticata per il suo focus attentivo incentrato unicamente sugli aspetti grandiosi del disturbo, ad esclusione delle caratteristiche vulnerabili (Skodol, Bender e Morey, 2014), che possono notevolmente impattare sul relativo trattamento (Pincus et al., 2014). Lo psichiatra e psicanalista Otto Kernberg, fautore di teorie rivoluzionarie sul tema, ritiene che il narcisista, al fine di difendersi da una mancata integrazione delle rappresentazioni positive e negative di sé e degli altri, sviluppa un sé grandioso fondato su rappresentazioni idealizzate; quelle negative vengono, invece, proiettate all’esterno. Tale quadro personologico impatta e limita inevitabilmente l’instaurarsi di relazioni interpersonali equilibrate e appaganti (Kernberg, 1978), in quanto l’altro significativo viene continuamente svalutato (Kernberg, Furlan, & Stefani, 2011); a seguito di una credenza di onnipotenza intrinseca al narcisista, da cui trae una percezione fallace di autosufficienza. Tali meccanismi difensivi sono spiegati da una costante e invalidante percezione di minaccia; in quanto l’illusoria immagine di sé, fondata su grandiosità e onnipotenza, potrebbe essere inficiata da fattori esterni o addirittura essere distrutta da un momento all’altro. Le conseguenze di tale assetto personologico si traducono in sentimenti di autosvalutazione, bassa autostima e sensi di colpa negli altri significativi che circondano l’individuo. Il senso di colpa deriva in particolar modo da una tendenza pervasiva del narcisista ad affermare e infondere nell’altro un dogmatismo comportamentale secondo cui il partner e/o familiare dovrebbe comportarsi come il NP ritiene più opportuno, negando completamente l’attenzione verso le opinioni e le sensazioni dell’altro. Questa modalità tende a rendere le figure significative vittime di un circolo vizioso di autocritica, che in maniera subdola e silente va a impattare sull’autostima; rendendole estremamente focalizzate sulle loro mancanze e sulle possibili soluzioni correttive, necessarie al fine di raggiungere lo standard ideale inculcato dal partner/familiare narcisista. (Day, Bourke, Townsend & Grenyer, 2020). Risulta, inoltre, necessario definire un criterio di demarcazione tra le seguenti concettualizzazioni del costrutto: narcisismo ‘sano’ e narcisismo ‘patologico’ (Day, Bourke, Townsend & Grenyer, 2020). Il narcisismo ‘sano’ contempla la capacità di regolare l’autostima utilizzando metodi di gratificazione appropriati all’età e al contesto (Kernberg, 2008; Pincus & Lukowitsky, 2010).

CONTINUA A LEGGERE L’ARTICOLO FONTE https://www.stateofmind.it/2021/07/narcisismo-patologico-conseguenze/

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