Affrontare le diverse situazioni che la vita ci pone davanti, richiede padronanza nella gestione delle emozioni affinché non ci prendano alla sprovvista e non ci facciano perdere il controllo. Ansia, bassa autostima, sensi colpa, insicurezza, rabbia incontrollata.. sono tutti esempi di difficoltà nella gestione delle emozioni.
Non possiamo imparare a scrivere correttamente se non ci viene prima insegnato
Certo, la matematica e la grammatica, per esempio, non sono materie che il bambino può imparare spontaneamente; vi è ovviamente l’insegnamento di un adulto a fronte di tutto ciò. Ma i bambini non apprendono solo le materie scolastiche.
Le emozioni che i bambini sperimentano non sono qualcosa che hanno imparato dai libri; i piccoli apprendono ogni emozione attraverso l’interazione quotidiana con le persone che li circondano.
Ormai almeno una volta tutti abbiamo sentito la frase “I bambini assorbono come le spugne”. E’ vero. I bambini assorbono tutto. I bambini assorbono come le spugne. Sono in grado di percepire tutto quello che succede intorno a loro: le parole, i comportamenti e, ancora più sorprendente, le emozioni di chi gli sta accanto.
Assorbono come una spugna tutto ciò che proviene dalle persone importanti che hanno intorno; dai genitori, dai parenti, dagli amici, dai vicini…. Assorbono tutto quello che vivono: parole, atteggiamenti, comportamenti, espressioni. Quindi capiamo bene come il nostro comportamento di fronte ad un bambino sia importantissimo e valga più di mille discorsi.
I bambini, più che dalle parole, imparano dal modo di vivere e comportarsi degli adulti
Se un genitore non riesce a controllare la rabbia, il bambino imparerà che la rabbia non si può controllare; se i genitori sono ansiosi, il bambino imparerà che il mondo è un posto pieno di pericoli, di cui bisogna aver paura.
Il nostro comportamento vale più di mille discorsi
“I bambini assomigliano alle spugne. Assorbono tutto: il nervosismo, le cattive idee, le paure degli altri. Sembrano dimenticare, ma poi rispunta tutto dentro la cartella, o sotto le lenzuola, oppure davanti a un libro”. Beatrice Allemagne
Non ha senso dire a tuo figlio che deve essere ordinato, se sei tu per prima a tenere la casa in disordine; non puoi pretendere di avere un figlio meno rabbioso, se tu per prima ti esprimi con il prossimo con una certa aggressività. Non puoi chiedere a tuo figlio di non essere triste per il nonno che non c’è più, se ti vede piangere.
Cosa stai insegnando a tuo figlio?
Magari tu soffri d’ansia, soffri di bassa autostima, hai paura delle malattie, non sopporti tuo marito (tua moglie); ti esprimi con toni impropri nei confronti delle persone, non curante che tuo figlio sia proprio lì accanto a te; la classica frase:” tanto è piccolo per capire”.
Niente di più sbagliato, come già ti ho spiegato, i bambini assorbono tutto come una spugna. Tuo figlio modella la sua personalità attraverso i tuoi comportamenti, i tuoi pensieri, le convinzioni tu ha hai sugli altri e sulla vita in generale. Se pensi che il padre non faccia mai niente di giusto; tuo figlio si convincerà che il padre è un buono a nulla.
Se esprimi ansia nelle situazioni che incontri lungo il tuo cammino, tuo figlio sperimenterà ansia, paura in tutte le circostanze che richiedono un minimo di stress: primo giorno a scuola, esami, colloquio di lavoro. Giusto per rendere il concetto: se il piccolo si dispera perché non vuole andare a scuola, sappi che la sua non è una semplice ribellione, potrebbe essere ansia.
Se esprimi rabbia a una minima circostanza, per esempio con chi ti sorpassa, chi ti passa davanti alla fila, chi ti ha urtato l’auto, è molto probabile che tuo figlio a sua volta, reagirà con rabbia incontrollata di fronte a quelle che vede come ingiustizie.
In ogni circostanza, buona o cattiva che sia, stai dando una lezione a tuo figlio; se esterni emozioni negative, gli stai insegnando che la vita è brutta e fatta di ingiustizie, questo avviene perché un bambino amplifica tutto in maniera considerevole. Da adulto, se estroverso, esprimerà rabbia anche nelle minime cose o al minimo intoppo; se introverso, esprimerà impotenza, frustrazione e senso di non valere.
Oltre a insegnare al tuo piccolo a parlare e a camminare, insegnagli a prendersi cura delle sue emozioni
Se hai bene in mente questo concetto e cioè che tuo figlio impara dall’adulto che ha davanti, di sicuro ti sforzerai di essere sempre più consapevole dei tuoi atteggiamenti.
Se tratti tuo figlio con rispetto fin da piccolo e gli insegni che gli altri meritano rispetto, se lo educhi con amore, se esprimi disappunto per certi suoi comportamenti sbagliati senza denigrarlo, se soddisfi i suoi bisogni emotivi, tuo figlio crescerà più sicuro, più assertivo e avranno meno probabilità di essere influenzato dal cattivo comportamento degli altri.
Pertanto, anche se è importante che ti preoccupi delle amicizie che frequenta, è anche essenziale che metti in pratica un stile genitoriale marcato da amore e rispetto. Ricorda la famosa frase di Pitagora: “Educate i bambini e non sarà necessario punire gli uomini.”
La più belle lezioni che tu possa dare a tuo figlio..
Parliamo con loro. Non dobbiamo avere paura di dirgli che siamo arrabbiati, tristi, nervosi, stanchi. Spieghiamo loro, con calma e con un linguaggio adatto, cosa sta succedendo e cosa stiamo provando.
Loro sentono, ma spesso non sanno decifrare. Il bambino al quale vengono spiegate le cose sarà un bambino più sicuro e meno spaventato. Sarà un ragazzo e un adulto che non avrà paura di sentire e di esprimere le proprie emozioni, e che rispetterà gli stati d’animo altrui.
In sintesi, se agirai con rispetto di fronte agli eventi, lui imparerà il senso del rispetto per gli altri e se stesso. Se sarai benevola nei confronti del prossimo, lui imparerà il senso del dono. Se ti sforzerai di vedere il bello della vita, lui amerà la vita. Se farai le cose con amore, lui imparerà ad amare …Come dice una famosa frase di Pitagora: “Educate i bambini e non sarà necessario punire gli uomini”.
Un pensiero riguardo “Quando eri piccolo hai assorbito come una spugna i comportamenti dei tuoi cari”