Non è mai troppo tardi. Ma proprio per questo motivo spesso non facciamo altro che rimandare i nostri sogni. Abbiamo una sola vita e arrivare all’ultimo giorno senza avere rimpianti sarebbe un ottimo traguardo. Purtroppo non va sempre come vorremmo, e così un’infermiera, Bronnie Ware, in un articolo per Unbounded Spirit, riporta i rimpianti più comuni a lei rivelati dai malati terminali di un ospedale dove lavorava.
La lista dei 5 rimpianti più grandi che le persone in punto di morte provano secondo Bronnie Ware
Bronnie Ware…Forse questo nome potrebbe non dire nulla eppure il lavoro che ha svolto questa persona, e che poi l’ha portata al successo, ha davvero cambiato la vita di migliaia di persone e continua a farlo ancora oggi. Bronnie Ware fu per un certo periodo assistente ai malati terminali, ed è stata proprio questa esperienza che l’ha portata dapprima a scrivere l’articolo e successivamente a sfornare un libro best seller mondiale tradotto in oltre 24 lingue. L’argomento è sicuramente molto forte ma è anche una spinta a migliorare le nostre vite e quelle dei nostri cari.
Rimpianto 1: Vorrei aver avuto il coraggio di vivere una vita fedele ai miei princìpi e non quella che gli altri si aspettavano da me
“Non permettere mai a nessuno di impedirti di fare quello che vuoi, Bronnie.” Viviamo in un mondo fatto di apparenze e di giudizi. Spesso viviamo le nostre vite facendo esattamente ciò che la gente si aspetta da noi o temendo il giudizio degli altri. Il problema di questo modo di vivere sta nel fatto che spesso andiamo contro i nostri princìpi e contro ciò che il nostro cuore ci dice di fare.
Questo è uno dei rimpianti più comuni in assoluto ed è uno dei rimpianti che causa più dolore perché ci si rende contro troppo tardi degli errori commessi. Quando il tempo inizia a scarseggiare tutto assume un significato diverso. Ciò che prima reputavamo importante, diventa insignificante e ciò che davamo per scontato diventa fondamentale al punto da rimpiangerlo per non averne compreso prima l’importanza.
Cosa significa vivere secondo i propri princìpi? Semplicemente vivere facendo le cose che per voi sono importanti ed evitando di fare le cose che invece vi fanno stare male. Per esempio, perché continuare a fare un lavoro che odiate? Perché, invece, non provare a realizzare ciò che realmente amate? Perché continuare una relazione che vi fa stare male? Perché, invece, non comprendete che forse è meglio essere soli ma liberi e sereni piuttosto che logorare voi stessi e il partner in una relazione malsana?
Ci sono centinaia di esempi simili. Da Bill Gates all’ultimo povero del mondo, il tempo è uguale per tutti ed ha lo stesso valore per tutti. Sta a noi impiegarlo nel modo migliore possibile per noi stessi. Se non siete pienamente felici della vostra vita già adesso, e ne siete consapevoli, allora avete l’impagabile possibilità di attuare quei cambiamenti che vi possono rendere felici ora e soprattutto quando il vostro tempo sarà agli sgoccioli (e prima o poi lo sarà per tutti).
Spesso sappiamo cosa dobbiamo fare ma non abbiamo il coraggio di farlo. Abbiamo timore di quello che la gente possa pensare; pensiamo a quello che i nostri parenti o amici possano dire di noi. Preferiamo l’infelicità di un lavoro monotono o di una relazione distruttiva ed uniformarci a quello che gli altri si aspettano da noi ed evitare così i loro giudizi piuttosto che seguire la nostra felicità.
Soluzione
Esiste una soluzione a tutto questo? Sì, esiste. Abbiate il coraggio di rispettare e seguire i vostri desideri e i vostri sogni. Abbiate il coraggio di essere fedeli a voi stessi prima di ogni altra cosa e di vivere come volete voi e non come vogliono o si aspettano gli altri. Abbiate il coraggio di vivere come la persona che volete essere davvero. Abbiate il coraggio di essere fedeli al vostro cuore.
Rimpianto 2: Vorrei non aver lavorato così tanto
“Ho lavorato troppo e adesso sono un uomo solo che si avvicina alla morte. La cosa peggiore è che sono stato solo per tutto il tempo della pensione, e non avrei dovuto.” Questo è uno di quei rimpianti difficili da individuare, soprattutto quando si è ancora relativamente giovani ed in salute. Il lavoro, soprattutto oggi e specie quando è l’unica fonte di sostentamento di una famiglia, ha la priorità su tutto e, purtroppo, su tutti. Se poi quel lavoro lo si ama, ecco che ci si ritrova a lavorare anche 25 ore al giorno, 8 giorni alla settimana (festivi compresi).
La questione è che passiamo le nostre giornate a fantasticare sul nostro futuro e su ciò che di buono ci aspetta o dando per scontato che abbiamo tempo in abbondanza per fare le cose che amiamo o per trascorrerlo con chi amiamo, senza renderci conto che l’unico momento che abbiamo è quello presente.
Vivere una vita felice significa trovare un equilibrio in tutto le cose: lavoro, famiglia, passioni. Quando si dedica più tempo ad una cosa piuttosto che un’altra, ecco che l’equilibrio viene meno ed è proprio questo fatto che ci fa rimpiangere di non aver dedicato del tempo prezioso anche alla famiglia o alle nostre passioni. Immaginate di lavorare 10-15 ore al giorno, immaginate persino di amare il vostro lavoro e di avere anche un discreto successo.
Ora immaginate di non avere più la possibilità di godere della presenza di vostra/o moglie/marito/madre/padre/nonna/nonno (o le persone che amate, chiunque esse siano). Come vi sentireste pensando al fatto che avete dedicato gran parte della vostra vita al lavoro senza aver potuto apprezzare del tempo con le persone che amate? Non bene, vero? Viviamo in un’epoca in cui la corsa al successo e alla cose materiali è lo standard e rappresenta il nostro status.
Anche se non vi è nulla di male nel volere una vita migliore, ed anzi, è una cosa assolutamente positiva, non bisogna dimenticare che la vita stessa è fatta anche di altre cose a cui bisogna dare la stessa dedizione. Che sia la vostra famiglia o le vostre passioni, non dovete commettere l’errore di focalizzarvi solo su un singolo aspetto (ad esempio il lavoro) ma cercare in tutti i modi di ricreare quell’equilibrio di cui si parlava in precedenza. È tutta qui la felicità: una questione di equilibrio.