Disturbi affettivi e psicoterapia: depressione, mania, depressione bipolare e unipolare

I disturbi affettivi sono malattie con una forte componente biologica (disturbi neuro chimici) e, spesso, manifestano una certa ricorrenza nella storia familiare, il che ha fatto ipotizzare i ricercatori a indicare una predisposizione genetica nella loro eziologia e nelle loro manifestazioni. Tuttavia, sebbene vi possa essere implicato un funzionamento neurochimico anomalo, sembra che tali disturbi possano beneficiare di un intervento psicoterapeutico, quasi sempre complesso e mai, purtroppo breve.

In più, sembrano esserci risultati particolarmente positivi nel caso di un accompagnamento psicofarmacologico, che nella maggioranza dei casi non può essere disgiunto da un percorso psicoterapeutico.
Mentre si potrebbe pensare che le forme depressive di lieve e media gravità siano associate a un’eziologia psicologica e che le gravi forme depressive melanconiche siano causate da fattori puramente biologici, la situazione è attualmente molto più complessa. Anche nei casi di grave depressione endogena, la letteratura scientifica mette in evidenza, i fattori ambientali e psicologici possono giocare un ruolo chiave. Infatti, sono innumerevoli gli studi che mettono in risalto l’associazione tra i disturbi affettivi e i fattori stressanti di natura psicologica, interpersonale e ambientale che possono fare da meccanismo di innesco per la componente biologica che è pur sempre importante e presente.

Dolorosi eventi esistenziali come precoci separazioni o perdite possono, quindi, sensibilizzare i siti recettoriali in modo tale che idee e immagini associate con stati depressivi possono agire, in ultima analisi, come stimoli condizionati capaci di elicitare un episodio depressivo maggiore, anche senza una perdita reale o uno stressor esterno ambientale.
I conflitti interiori generati da precedenti eventi esistenziali possono accentuare il peso dello stress, a meno che essi non vengano affrontati da un punto di vista psicoterapeutico. In uno studio sulla depressione, condotto da DiMascio e collaboratori, ha riscontrato inequivocabilmente che i pazienti che ricevevano una combinazione di un antidepressivo triciclico e di una psicoterapia ottenevano una migliore riduzione della sintomatologia rispetto a quelli che ricevevano ciascun trattamento da solo.

Oltre ai benefici della combinazione tra psicoterapia e farmacoterapia vi sono altre diverse ragioni che possono indicare l’opportunità di un percorso psicoterapeutico:

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