L’uomo è l’unico a nascere in completa dipendenza dalle cure dei suoi simili: nessuna altra specie rimane così a lungo dipendente, per sviluppare le sue capacità. Il suo cervello è plastico, con funzioni innate che attendono la giusta maturazione, dettata da un ambiente esterno favorevole in grado di elicitarle.
Questo lungo periodo è pieno di responsabilità per le figure di accudimento, che devono cercare di svolgere al meglio questo delicato compito evolutivo. Alla madre, spesso vengono attribuite molte responsabilità, per questo preferisco parlare di funzioni materne e paterne, lasciando una certa elasticità nella possibilità di esercizio delle stesse.
Che cos’è l’impotenza appresa: helplessness
Il concetto di impotenza appresa, rappresenta un costrutto psicologico molto importante soprattutto per spiegare quello che succede nella psiche delle donne che subiscono violenza domestica. Spesso quando si parla di donne vittime di violenza domestica, si parla di donne fragili, dipendenti, che rimangono per anni in situazioni di maltrattamenti e abusi, incomprensibili a chi da fuori, osserva la situazione.
Spesso vengono etichettate, donne deboli, dipendenti ed insicure. Questo pregiudizio, diventa un ulteriore stigma per la donna, che si trova da un lato a dover fronteggiare il prevaricatore e dall’altro ad affrontare lo stigma sociale.
Per mia personale esperienza, ho conosciuto donne vittime di violenza domestica, nelle quali, debolezza e dipendenza non erano parte dei loro tratti di personalità, ma che diventavano una caratteristica acquisita dagli eventi che si erano trovate a vivere.
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